Si parla di prolasso degli organi pelvici quando uno, o più, degli organi del bacino scende verso il basso; è un evento fastidioso e limitante che compare in due momenti principali della vita della donna: il post parto e la menopausa.
Quando e perchè si verifica il prolasso?
I nostri organi pelvici sono sostenuti da legamenti e fasce alle ossa del bacino. Quando c’è un indebolimento di queste strutture come in menopausa, oppure un forte traumatismo come nel parto, può crearsi il prolasso di vescica (cistocele), retto (rettocele) o utero (isterocele). Solitamente in presenza di un prolasso troviamo la muscolatura del pavimento pelvico molto indebolita, e questo facilita ulteriormente la discesa degli organi che non hanno la forza del “pavimento” di sostegno sotto di loro.
Ci sono diversi livelli di gravità e quindi di discesa del prolasso che vanno da I a IV, e sono molto importanti per la decisione del tipo di intervento da intraprendere.
Quali sono i sintomi di prolasso?
I sintomi più frequenti in presenza di prolasso anteriore (utero e vescica) sono peso al basso ventre, sensazione di non aver svuotato completamente la vescica, dolore ai rapporti. Spesso la donna può sentire durante l’igiene intima una “pallina” nell’apertura vaginale che non aveva mai sentito, più frequentemente la sera che la mattina.
I sintomi del prolasso infatti tendono a peggiorare la sera, soprattutto in donne che stanno in piedi o in attività tutto il giorno.
Il prolasso posteriore (rettale) può dare sintomi come sensazione di incompleto svuotamento alla defecazione, dolore o peso in zona anale.
Quali sono le cure?
Nel trattamento del prolasso fondamentale è la stadiazione. Per i prolassi di I e II tipo è consigliata la riabilitazione del pavimento pelvico, per i gradi maggiori l’intervento chirurgico di riposizionamento degli organi pelvici. Vediamoli insieme.
Riabilitazione del prolasso
La riabilitazione del pavimento pelvico consente di
- migliorare la gestione del prolasso e favorire il riposizionamento degli organi
- ripristinare il “pavimento” muscolare di sostegno degli organi pelvici
- ripristinare l’idratazione tessutale che è molto importante per evitare recidive e peggioramenti
- educare al movimento corretto e rinforzare la muscolatura per evitare recidive e peggioramenti
La riabilitazione è importante anche in preparazione dell’intervento chirurgico.
L’intervento chirurgico prevede di “fissare” nuovamente gli organi pelvici alle ossa del bacino con dei legamenti artificiali; è fondamentale che il nuovo assetto trovi un buon muscolo su cui appoggiarsi e dei tessuti ben idratati per poter rimanere in sede!
Se paragoniamo infatti gli organi pelvici ad una nave, gli ancoraggi ai legamenti, le ossa del bacino alle banchine del porto e l’acqua ai muscoli del pavimento pelvico; capiamo bene come sia importante sviluppare un buon muscolo per sostenere gli organi che si appoggiano sopra!
Ecco un video dove parlo di questo: