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Respiro e perineo

Il respiro è strettamente legato al perineo, tanto che sono chiamati con lo stesso nome: uno è il diaframma respiratorio, l’altro il diaframma pelvico.

Il diaframma respiratorio è una cupola che separa la cavità toracica da quella addominale, il diaframma pelvico è una cupola che chiude in basso la cavità pelvica. Entrambi sono formati da muscoli e connettivi.

Il diaframma respiratorio è il principale muscolo respiratore del nostro corpo. Quando respiriamo scende verso il basso, quando espiriamo sale verso l’alto. Il diaframma pelvico, delle cui funzioni vi ho già parlato qui, normalmente segue il movimento del diaframma respiratorio. Scende verso il basso durante l’espirazione e sale durante l’inspirazione.

Perchè succede questo?
Il diaframma respiratorio scendendo aumenta la pressione all’interno della cavità addominale, e così anche nella cavità pelvica che ne è in continuità. Il diaframma pelvico quindi scende per l’aumento di pressione creata dalla respirazione, e sale durante espirazione.

Mi piace descriverla come un’onda che si propaga nella stessa direzione, sia in salita che in discesa.

Affinchè questo meccanismo avvenga automatico però è necessario che entrambi i diaframmi lavorino correttamente all’interno di questa sinergia.

Se un diaframma o entrambi sono disfunzionali (troppo contratti, troppo rilassati, non fanno il movimento corretto) questo meccanismo si perde come si perde altrettanto la corretta gestione delle pressioni all’interno della cavità addominopelvica.

Altresì questi due diaframmi fanno parte della core stability di cui abbiamo già parlato qui, sottolineando l’importanza della funzionalità corretta di tutti i suoi muscoli. Se uno o entrambi i diaframmi sono disfunzionali avremo ripercussioni anche sulla colonna lombare.

Come valutare respiro e perineo?

Vi lascio un semplice esercizio: sedetevi comodi su una sedia, il piano perineale appoggiato su una pallina di gomma. Inspiro diaframmatico e sento cosa succede sulla pallina, poi espiro e faccio lo stesso.

Se la sensazione è di pressione sulla pallina durante la inspirazione allora abbiamo una funzionalità normale. Se non sento nessuna differenza o sento una diminuzione della pressione, sapremo che i due diaframmi non stanno lavorando correttamente.

Come ripristinare la sinergia?

Seguendo un percorso di riabilitazione del pavimento pelvico o di riabilitazione posturale con un professionista competente è possibile ripristinare questa sinergia di movimento che è fondamentale per tanti aspetti della nostra salute.

Fondamentale per ripristinare una corretta respirazione, una corretta postura, un corretto funzionamento del pavimento pelvico e la prevenzione di disfunzioni in tutte queste aree.

Ne parlo in modo ancora più approfondito in questo video.

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Esercizi di Kegel e pavimento pelvico

Il pavimento pelvico è un ragione muscolare, della forma di un rombo, che si estende dal coccige alla sinfisi pubica e circonda l’uretra, la vagina, la vescica e l’apparato rettale.

È la parte muscolare del perineo femminile, che invece comprende alcuni organi e parti molli come la vescica, e che chiude in basso la pelvi.

Rappresenta la regione fondamentale per la defecazione, la minzione e l sessualità, e per questo è stata soggetta, nel corso del tempo, a molteplici tabù culturali.

Solamente recentemente si è iniziato a discutere della prevenzione delle lacerazioni perineali dovute al parto, oppure delle misure di riabilitazione del pavimento pelvico nell’incontinenza urinaria femminile.

Una corretta riabilitazione del pavimento pelvico porta spesso a poter evitare interventi di tipo farmacologico, ma anche più invasivi come interventi chirurgici.

È fondamentale sapere che la corretta cura del proprio pavimento pelvico inizia con la comprensione della sua funzione e della sua importanza.

Cosa sono gli esercizi di Kegel?

Grazie a numerosi studi scientifici oggi l’approccio conservativo per la cura e la prevenzione di questa condizione, ne evita o ne cura l’insorgenza, e comunque permettono di aggirare approcci più invasivi.

Una delle tecniche conservative è la chinesiterapia, che prevede lo sviluppo dei muscoli attraverso alcuni esercizi di rilassamento e contrazione. Eseguendo anche i cosiddetti esercizi di kegel, si aumenta inoltre l’afflusso di sangue ai muscoli migliorando anche il trofismo della mucosa vaginale.

Questi ultimi, sono semplici contrazioni volontarie ripetute dei muscoli del pavimento pelvico, che ne aumentano il tono e la resistenza, in particolar modo nei casi di incontinenza urinaria. Aiutano infatti a rafforzare lo sfintere uretrale, riducendo le perdite di urina incontrollate, poiché i muscoli acquistano più resistenza.

La loro praticità deriva dal fatto che, una volta riabilitati correttamente, possono essere eseguiti ovunque, sia seduti che in piedi o distesi, ed in qualunque momento della giornata.

Presa di coscienza ed esercizi di Kegel

L’esercizio di kegel non è un fai da te ma parte di un percorso riabilitativo.

La buona riuscita del trattamento di chinesiterapia non risulta infatti solo dal rinforzo del pavimento pelvico ma anche dalla capacità di inserirlo e attivarlo durante le azioni quotidiane.

Anche i gesti più semplici, come sollevare un peso, starnutire o tossire, sollecitano questi particolari muscoli, aumentando la pressione interna.

È quindi fondamentale possedere il giusto tono della muscolatura ma anche sapere come utilizzarlo durante tutti i giorni, per prevenire e curare incontinenza urinaria e lacerazioni post parto.

L’importanza della prevenzione

Molte donne spesso scoprono l’esistenza del muscolo pelvico solamente in momenti particolari della loro vita, ad esempio durante il parto, perché viene sottoposto a grandi sforzi non avendolo preparato a dovere per sopportarli.

In un parto, un perineo non adeguatamente preparato, può andare incontro a lacerazioni dolorose e fastidiose. Allo stesso modo, capita molto frequentemente che alcune neo-mamme si trovino spesso a fronteggiare problemi di incontinenza urinaria.

Seguire un percorso di prevenzione sul pavimento pelvico durante la gravidanza o in qualunque fase della vita aiuta la donna a non soffrire di incontinenza urinaria e a migliorare la consapevolezza di questa parte cosi importante del corpo femminile.

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