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Core stability

Esercizio di core stability

Con il termine core stability si intende generalmente un rinforzo della muscolatura di stabilizzazione del tronco.

Tra i muscoli stabilizzatori in ambito riabilitativo grande validità hanno i cosiddetti stabilizzatori profondi, che sono:

  • multifido
  • trasverso addominale
  • pavimento pelvico
  • diaframma respiratorio

A cosa servono questi muscoli?

La loro funzione è agire come stabilizzatori centrali del movimento, quindi rendono stabili addome e pelvi durante i movimenti degli arti (gambe e braccia) e del tronco stesso.

I muscoli della core stability, quando correttamente allenati, permettono di gestire i carichi che si ripercuotono sulla nostra colonna e sul nostro addome, in modo tale da

  • non sovraccaricare le vertebre lombari
  • non sovraccaricare la parete addominale
  • non creare pressioni eccessive sul pavimento pelvico

Benefici dell’allenamento core stability

Grazie ad un rinforzo di questi muscoli è possibile migliorare la stabilità dei nostri movimenti e del nostro corsetto lombare, in particolare aiuta a

  • prevenire il dolore lombare
  • prevenire ernie addominali/inguinali
  • prevenire disfunzioni al pavimento pelvico

Può essere utilizzata anche come esercizio terapeutico adattato durante un percorso di riabilitazione. Avere una core stability allenata, soprattutto i muscoli profondi di stabilizzazione permette quindi di

  • ridurre il dolore lombare
  • modificare la postura
  • modificare i movimenti che effettuiamo durante la vita quotidiana
  • gestire i movimenti addominali in presenza di ernie addominali/inguinali
  • coadiuvare insieme ad un percorso riabilitativo adeguato, la gestione di disfunzioni pelviche e prolasso

Quando è importante rinforzarli?

In fase preventiva è importante inserirli all’interno del proprio allenamento settimanale. Se non eseguiamo attività motoria iniziamo!

E’ scientificamente dimostrato che una attività motoria corretta e costante incide sull’umore e sulla nostra qualità di vita. Inserendo questo tipo di esercizi, ottimizzeremo i risultati per la nostra salute.

Come attività terapeutica sono fondamentali se soffrite di una delle problematiche di cui ho parlato sopra.

E’ importante però dire che in questo caso l’allenamento deve essere definito da un professionista e personalizzato.

Ecco un video in cui parlo di questo!

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Diastasi dei retti

Cosa è la diastasi dei retti?

La diastasi dei retti è un allontanamento dei muscoli retti addominali dalla linea mediana dell’addome chiamato linea alba.

A conseguenza di questo si crea un indebolimento della muscolatura dell’addome, la cui funzione è quella di stabilizzare la schiena e contenere i visceri addominali.

Le complicanze sono sia estetiche, con un rilassamento importante dell’addome sia e soprattutto patologiche

  • dolore lombare
  • disfunzioni al pavimento pelvico
  • aumentate probabilità di ernie a livello addominale

Quando si manifesta una diastasi dei retti?

Molto spesso dopo una gravidanza, per effetto dell’allungamento dei muscoli dell’addome durante i nove mesi. Spesso si manifesta dopo il parto e rientra spontaneamente nei sei mesi successivi. Qualora rimanga dopo i sei mesi successivi al parto è invece da valutare e riabilitare.

Può verificarsi anche in donne e uomini di qualunque età; ci sono fattori di rischio specifici

  • essere sottoposti a elevati sforzi addominali
  • Obesità con elevata presenza di grasso viscerale
  • Scarso controllo motorio del tronco
  • Disbiosi intestinale

Come viene diagnosticata la diastasi dei retti?

La valutazione di una diastasi avviene tramite esame obiettivo ed ecografia. Ad oggi è considerata diastasi dei retti una differenza superiore a 2,7 cm tra i muscoli retti.

Come si cura la diastasi dei retti

I percorsi di cura sono essenzialmente due, chirurgico o riabilitativo. Vengono considerate diastasi da chirurgia quelle superiori ai 4-5 cm, anche se molto importante è il vissuto della persona che ne soffre. L’intervento che si esegue è solitamente una addominoplastica.

La riabilitazione nella diastasi dei retti è essenziale sia nel trattamento conservativo sia nel pre e post operatorio; quando eseguita in modo corretto permette di

  • ridurre i cm di diastasi e migliorare l’aspetto estetico dell’addome
  • migliorare la sintomatologia lombare
  • migliorare la stabilità e la forza del tronco
  • migliorare le disfunzioni del pavimento pelvico

Il mio programma riabilitativo è un approccio integrato che parte dalla postura.

Considero la diastasi dei retti come la risposta ad eccessive tensioni che già erano presenti da tempo.

La linea alba da cui si allontanano i muscoli retti non è altro che l’incontro dei tendini di tutti i muscoli dell’addome. Quando questi muscoli sono ipotonici, o esposti a eccessiva tensione questa linea centrale può essere indebolita e nel tempo, assottigliarsi dando vita alla diastasi.

Per questo credo che la diastasi vada riabilitata lavorando su una analisi del movimento, sul rinforzo della muscolatura di stabilizzazione e sulla postura di chi ne soffre.

In modo tale da non curare solo il sintomo, ma andare al nodo del problema ed evitare fastidiose recidive.

Ecco un video dove parlo di questo

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